Pagamenti INPS: attenzione ai nuovi requisiti per ricevere il prossimo bonifico

Negli ultimi mesi l’INPS ha introdotto alcune importanti novità che incidono profondamente sui criteri e sulle modalità di erogazione dei principali pagamenti, tra cui Assegno Unico, pensioni, misure contro la povertà e bonus vari. Per non rischiare la sospensione o la riduzione degli importi dovuti, i beneficiari devono prestare particolare attenzione ai nuovi requisiti imposti e alle tempistiche imposte dall’Istituto a partire dal 2025.

Nuovi sistemi di pagamento: il sistema SUGI

A partire dal giugno 2025, la gestione e l’erogazione di tutte le prestazioni subordinate a pagamento diretto da parte dell’INPS avverranno secondo un meccanismo centralizzato. Il cosiddetto Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI) rappresenta una delle novità più significative introdotte negli ultimi anni. Questo sistema opera secondo i seguenti principi:

  • Registrazione unica dell’IBAN, da effettuare una sola volta sul portale INPS oppure tramite patronati.
  • Utilizzo obbligatorio dell’IBAN registrato per tutte le prestazioni INPS, comprese pensioni, sussidi e assegni.
  • Riduzione degli errori e velocizzazione degli accrediti, poiché tutte le prestazioni transitano su un unico conto dichiarato dal beneficiario.

Per evitare blocchi o ritardi nei bonifici, è essenziale che ogni beneficiario proceda, se non l’ha già fatto, con la registrazione e validazione del proprio IBAN, indicando un conto corrente intestato o cointestato a proprio nome. Eventuali incongruenze possono determinare la sospensione del pagamento.

Requisiti aggiornati e scadenze da rispettare

Se nel recente passato la presentazione della domanda era una prassi annuale per ricevere l’Assegno Unico Universale, dal 2025 la procedura subisce un’ulteriore semplificazione. Infatti, il rinnovo sarà automatico per tutti coloro che hanno già beneficiato dell’assegno negli anni precedenti. Tuttavia, resta obbligatorio l’aggiornamento dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) entro una scadenza precisa: il 28 febbraio 2025. La mancanza di un ISEE aggiornato non blocca completamente l’erogazione, ma comporta un aspetto rilevante:

  • Dal primo marzo 2025, in assenza di ISEE valido, l’INPS eroga l’assegno calcolandolo sull’importo minimo previsto dalla normativa.
  • Qualora il nuovo ISEE venga aggiornato entro il 30 giugno 2025, gli importi saranno ricalcolati e conguagliati automaticamente, consentendo il recupero degli eventuali arretrati sulla base della nuova situazione economica rilevata.
  • Le famiglie che trasmettono l’ISEE dopo il 30 giugno potranno ricevere l’importo pieno solo dal mese seguente la presentazione del nuovo ISEE e senza diritto ai conguagli arretrati.

Per chi invece richiede per la prima volta l’Assegno Unico nel nuovo anno, ci sono regole precise sulla decorrenza e il diritto agli arretrati: le domande inviate entro giugno 2025 consentono di ricevere anche tutte le mensilità arretrate dalla data di apertura della finestra annuale; quelle inviate successivamente daranno accesso alla prestazione solo dal mese seguente la domanda, senza ulteriori arretrati.

Focus sui principali beneficiari e importi aggiornati

I pagamenti INPS coinvolti dal nuovo sistema e dalle nuove regole non riguardano solo famiglie con figli a carico; anche anziani, pensionati e lavoratori che accedono a misure di sostegno al reddito devono fare attenzione ai nuovi criteri. Ad esempio:

  • L’Assegno Unico può arrivare fino a 199,4 euro per figlio, con possibili maggiorazioni in caso di famiglie numerose, figli con disabilità, genitori giovani o nuclei con minori di tre anni.
  • Il mancato aggiornamento dei dati o dell’IBAN comporta ritardi anche su pensioni, trattamenti di integrazione al reddito e altri bonus dedicati a sostegno delle fasce più deboli.
  • Per le misure come ADI (Assegno di Inclusione), il rinnovo mensile dipende dal rispetto dei requisiti previsti e dal corretto inserimento dei dati bancari.

Si ricorda che, per garantire tempestività nei bonifici, è necessario:

  • Verificare periodicamente che l’IBAN associato sul portale INPS sia attivo e intestato a chi percepisce il sussidio.
  • Controllare la scadenza dell’ISEE e procedere con la compilazione della DSU precompilata disponibile sul sito INPS, utilizzando se necessario l’accesso tramite SPID, CIE o CNS.

Ulteriori novità normative e vantaggi per le famiglie

La Manovra economica 2025 ha spinto l’INPS verso una semplificazione dei procedimenti, finalizzata a ridurre il rischio di errori e ridondanze nelle domande e a favorire una maggiore trasparenza nel rapporto tra l’ente previdenziale e i cittadini. Un altro elemento di rilievo riguarda il rapporto tra ISEE e le diverse prestazioni collegate: l’Assegno Unico, da quest’anno, non incide più sul calcolo dell’ISEE quando questo viene usato per richiedere altri benefici, come il bonus nido, aspetto che contribuisce ad aumentare la platea di famiglie che possono usufruire di più sostegni contemporaneamente.

Una particolare attenzione è rivolta ai nuclei in condizioni fragili. La normativa prevede infatti ulteriori maggiorazioni automatiche per famiglie con più figli, figli disabili o minori sotto i tre anni, a patto che la situazione sia correttamente dichiarata e aggiornata con regolari comunicazioni.

Si ricorda che i dati forniti all’INPS vengono periodicamente sottoposti a verifiche incrociate: errori nella compilazione dell’IBAN, dati anagrafici discordanti o mancanza di aggiornamento delle dichiarazioni possono generare sospensioni temporanee dei pagamenti o la richiesta di integrazioni documentali.

Consigli pratici e risorse per essere in regola

Per far fronte a queste novità e garantire la continuità degli accrediti delle prestazioni INPS, è indispensabile:

  • Monitorare regolarmente lo stato delle proprie domande tramite l’area personale “MyINPS” oppure chiedere assistenza ai patronati.
  • Usare il sistema DSU precompilata per un ISEE rapido e privo di errori, accedendo con credenziali SPID o altri sistemi ufficiali.
  • Procedere alla modifica dell’IBAN in caso di chiusura del conto, fusioni bancarie o cambi di intestazione tempestivamente, per evitare lo stop dei pagamenti.
  • Conservare tutte le ricevute e i protocolli delle domande, delle variazioni e delle dichiarazioni presentate all’INPS.

In sintesi, il quadro delle misure e dei pagamenti INPS per il 2025 risulta semplificato a livello procedurale, grazie a una gestione più integrata sia dei dati anagrafici che bancari. Tuttavia, tali vantaggi saranno percepiti solo da chi rispetta le nuove regole sulle tempistiche di aggiornamento ISEE e IBAN, nonché sulle modalità di accesso alle varie prestazioni previdenziali e assistenziali.

Per un approfondimento, la voce su Assegno Unico Universale offre una panoramica dettagliata sulle principali misure di sostegno al reddito per le famiglie italiane e i criteri di accesso aggiornati alla normativa vigente.

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