Attualmente, il valore che i compro oro pagano per il tuo oro usato è determinato seguendo alcuni criteri specifici, che spesso si discostano significativamente dalla quotazione ufficiale di borsa. Il prezzo effettivo che ricevi per ogni grammo dipende principalmente dalla caratura dell’oro (quindi dal suo grado di purezza), dal peso effettivo dopo la verifica in negozio e dalla politica commerciale di ciascun operatore. Le variazioni di prezzo possono essere notevoli anche nello stesso giorno, perciò avere chiaro lo scenario attuale è essenziale per una trattativa trasparente e consapevole.
Come si determina la quotazione reale nei compro oro oggi
La quotazione ufficiale di borsa per l’oro puro (24 carati, 999,9/1000) aggiornata al 9 agosto 2025 si attesta intorno ai 93,84 €/g. Si tratta tuttavia di un valore teorico, utilizzato come riferimento nei mercati internazionali ma mai pienamente applicato al dettaglio, dove intervengono commissioni, spese di lavorazione e il margine commerciale delle attività di compro oro.
Quando porti a vendere il tuo oro usato, nella maggior parte dei casi si tratta di oggetti in 18 carati (750/1000). I prezzi effettivamente pagati oggi dai compro oro oscillano in modo significativo:
- Secondo alcuni operatori viene riconosciuto un valore di circa 71,32 €/g per il 18Kt
- Altri si attestano su cifre più contenute, con offerte che vanno da 52,19 €/g fino a circa 65,90 €/g per il 18Kt
- L’oro puro 24Kt viene invece pagato tra 72,24 €/g e 90,05 €/g a seconda degli esercizi
Questi importi sono decisamente inferiori alla quotazione ufficiale, riflettendo la necessità dei compro oro di trattenere una parte del valore per coprire costi di gestione e garantire il proprio margine lordo.
Perché il tuo oro usato vale meno della quotazione di borsa?
Questa discrepanza è giustificata da diversi fattori:
- I compro oro ricavano un guadagno lordo trattenendo una percentuale rispetto alla quotazione ufficiale. Il margine si aggira, mediamente, intorno al 20–30% rispetto al valore di borsa per proteggersi da oscillazioni di mercato e coprire costi operativi come affitto, personale e sicurezza.
- Nel processo di fusione e raffinazione si verifica sempre una riduzione fisiologica del peso, che viene calcolata preventivamente abbassando la cifra offerta al cliente.
- Spesso esistono ulteriori commissioni o trattenute non sempre chiaramente comunicate in anticipo. È importante richiedere sempre la quotazione effettiva “netta”, cioè al netto di tutte le spese e trattenute, per confrontare realmente le varie offerte del mercato.
- Il grado di purezza effettivo verificato in negozio potrebbe essere diverso da quello dichiarato, e ciò influisce sulla valutazione finale.
Quotazioni aggiornate: panoramica dei prezzi reali
A titolo esemplificativo, riportiamo alcune delle ultime quotazioni praticate dai compro oro italiani il 9 agosto 2025, per dare un quadro comparativo tra i diversi operatori:
Caratura | Purezza | Prezzo medio pagato (€ / g) |
---|---|---|
24 Kt | 999,9/1000 | da 72,24 a 93,84 |
22 Kt | 917/1000 | da 68,18 a 85,96 |
18 Kt | 750/1000 | da 52,19 a 71,32 |
14 Kt | 583/1000 | da 40,83 a 50,80 |
9 Kt | 375/1000 | da 22,48 a 35,15 |
Le differenze sono rilevanti e spiegano l’importanza di effettuare sempre più preventivi presso diversi operatori prima di scegliere dove vendere. Da notare che alcune oreficerie dichiarano di pagare l’oro usato senza ulteriori commissioni, mentre altre sottraggono una parte variabile di spese e trattenute.
Consigli pratici per massimizzare il ricavo dalla vendita
Per non cadere vittima di valutazioni poco trasparenti, presta attenzione ad alcuni aspetti cruciali:
Chiedi la quotazione effettiva per grammo e carato
Richiedi sempre la quotazione esatta riferita alla caratura reale dell’oro che stai vendendo, ovvero la propria percentuale di oro puro rispetto alla lega. Questo perché gioielli, monete o altri oggetti in oro non sono quasi mai in oro puro, ma in lega aurea (ad esempio 18 carati).
Verifica peso e caratura
Assicurati che la pesatura venga effettuata in tua presenza, preferibilmente con una bilancia certificata e tarata. La caratura deve essere provata attraverso reagenti o strumenti appositi, così da evitare contestazioni sul valore dichiarato.
Richiedi preventivi da più operatori
Confronta almeno tre valutazioni differenti per avere un’idea chiara del range di prezzo reale praticato in quel momento.
Attenzione alle offerte troppo alte
Diffida da chi propone cifre nettamente superiori alla media di mercato: spesso dietro a valutazioni “strabilianti” si nascondono condizioni sfavorevoli o costi occulti che vengono dedotti al momento del pagamento.
Fai attenzione alla documentazione
Pretendi una ricevuta dettagliata contenente dati anagrafici, descrizione dei beni e quotazione concordata. Questo serve anche a tutelarti in caso di successive contestazioni o controlli fiscali.
Informati sul trend della quotazione oro
Considera che la quotazione ufficiale dell’oro è aggiornata di continuo e soggetta a oscillazioni legate a fattori economici e geopolitici. In caso di aumento improvviso della quotazione, può convenire aspettare qualche giorno se non hai urgenza di liquidità.
I margini dei compro oro: una panoramica trasparente
Secondo molte testimonianze e le analisi di settore, il margine medio trattenuto dai compro oro per il servizio di acquisto e successiva rivendita è oggi tra il 20% e il 30% rispetto al valore reale di borsa del metallo. Questo margine include:
- il rischio di oscillazione di prezzo dell’oro tra l’acquisto da privati e la rivendita alle fonderie;
- le spese di gestione aziendale (affitto, personale, assicurazioni, licenze);
- le commissioni bancarie legate alle transazioni elevate di denaro contante;
- il costo della fusione e della raffinazione, che può incidere dal 3% al 5% sul valore del materiale;
- eventuali perdite per il calo di peso durante i processi industriali.
Un operatore onesto ti indicherà in modo trasparente tutti questi elementi prima di chiudere la trattativa. La presenza di numerosi esercizi con proposte differenti testimonia che la concorrenza, soprattutto nelle grandi città, può essere molto vantaggiosa per i singoli venditori ben informati, in grado di scegliere l’offerta migliore.
Occorre infine ricordare che la vendita di oro usato prevede l’obbligo di identificazione fiscale e registrazione della transazione, con limiti sull’uso del contante (in genere non oltre i 499 euro a operazione). Si tratta di una tutela supplementare sia per il venditore che per il compratore, a conferma della tracciabilità della filiera dell’oro in Italia.