Le attivazioni non richieste di contratti per luce, gas e telefonia rappresentano una delle pratiche illecite più in crescita negli ultimi anni, alimentata dalla facilità con cui dati personali e informazioni sensibili vengono oggi raccolti per finalità fraudolente. Molti consumatori scoprono di essere vittime solo a seguito della ricezione di una bolletta inaspettata o quando il fornitore storico comunica la cessazione del servizio. Queste truffe, a metà tra la frode e l’estorsione, colpiscono migliaia di famiglie e aziende italiane, con gravi conseguenze economiche e pratiche.
Come avvengono le attivazioni non richieste
Le strategie dei truffatori sono sempre più sofisticate. Spesso il raggiro inizia da una telefonata da parte di un operatore che si finge rappresentante di un noto fornitore o ente pubblico. Il pretesto più comune è quello della verifica dati per ottenere presunti bonus luce e gas o per partecipare a inesistenti programmi fedeltà. In questo contesto, vengono richiesti dati personali, codici POD/PDR o addirittura l’IBAN, elementi sufficienti per attivare un nuovo contratto a insaputa dell’utente phishing. Inoltre, la cosiddetta “truffa del sì” sfrutta la registrazione vocali degli utenti che, rispondendo affermativamente, diventano oggetto di manipolazione a fini contrattuali.
Non meno insidiose sono le proposte arrivate via web o a domicilio, dove la firma richiesta “per presa visione” viene usata in realtà come consenso all’attivazione. In altre situazioni, si scopre l’esistenza del nuovo contratto tramite lettera di conferma o l’arrivo di due bollette per la stessa utenza.
Cosa fare subito: la procedura urgente per annullare
Step immediato: il reclamo formale
Se ti accorgi di un’attivazione non richiesta su luce, gas o telefono, è fondamentale agire tempestivamente per tutelare i tuoi diritti e annullare il contratto:
- Invia immediatamente un reclamo scritto al nuovo fornitore, contestando la validità del contratto. Usa preferibilmente raccomandata A/R o PEC per avere data e protocollo di invio.
- Allega documentazione che dimostri il momento in cui sei venuto a conoscenza del contratto non richiesto (lettera di conferma, bolletta, registrazione telefonica, email ecc.).
- Se la truffa riguarda un contratto concluso a distanza (telefono, web, fuori sede), hai il diritto di recesso entro 14 giorni dalla comunicazione di attivazione senza costi aggiuntivi.
- Per i contratti non richiesti, puoi inviare reclamo entro 40 giorni dalla data della conferma contrattuale o 30 giorni dalla telefonata di conferma.
- Richiedi esplicitamente di riattivare la precedente fornitura senza interruzioni e di ottenere copia del contratto contestato, nonché la registrazione telefonica se disponibile.
Contatta le autorità e le associazioni di tutela
- Segnala l’accaduto all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) e a eventuali sportelli reclami del tuo comune o della regione.
- L’assistenza di una associazione di consumatori (come Altroconsumo, Federconsumatori, ecc.) può velocizzare i tempi e massimizzare le probabilità di annullamento del contratto.
- In caso di esborso economico per attivazioni o bollette non dovute, hai diritto al rimborso delle somme versate se viene accertata la truffa e l’illiceità del contratto.
I diritti riconosciuti al consumatore e le nuove tutele
Negli ultimi anni, l’aumento delle segnalazioni ha spinto il legislatore e le autorità indipendenti a rafforzare in modo significativo la protezione dei consumatori. Secondo il Codice del Consumo, in caso di attivazioni non richieste, il consumatore non è tenuto a pagare alcun importo per la fornitura non richiesta. Le more, le penali e i costi legati all’ingiustificato passaggio non sono dovuti.
ARERA, in particolare, ha introdotto dal 2025 alcune importanti novità:
- Obbligo per i venditori di fornire tutte le informazioni contrattuali digitalmente e ottenere una conferma tracciabile e inequivocabile dal cliente prima di ogni attivazione.
- Prevedendo la possibilità di recessione gratuita o a costi irrisori in caso di pratiche scorrette.
Il cliente può chiedere anche, nel caso in cui si sia trovato a pagare più fornitori per lo stesso periodo, il rimborso delle somme eventualmente corrisposte “doppiamente”, dimostrando la contestazione documentata del disservizio.
Come prevenire le truffe di attivazione
Le misure preventive sono oggi fondamentali. Per evitare futuri problemi è importante:
- Non fornire mai i propri dati personali o bancari telefonicamente, soprattutto se la chiamata è a sorpresa o non si conosce l’operatore.
- Verificare sempre l’identità dell’interlocutore richiamando, a posteriori, il numero ufficiale dell’azienda da fonti affidabili.
- Diffidare da comunicazioni che promettono sconti o agevolazioni non richiesti e non aderire mai a offerte ricevute con insistenza o urgenza.
- In caso di dubbio su richieste di attivazione, è sempre meglio riattaccare e informarsi tramite canali ufficiali.
Resta buona prassi monitorare le proprie bollette e lo storico dei fornitori per rilevare tempestivamente eventuali anomalie. Segnalare ogni episodio sospetto contribuisce a rafforzare i controlli sul settore e tutela l’intera comunità dei consumatori.
Cosa fare se la truffa riguarda la telefonia
Anche nel comparto telefonico i raggiri sono diffusi. Si applica lo stesso iter:
- Invia prontamente raccomandata A/R o PEC agli operatori coinvolti contestando la non volontà di aderire all’offerta.
- Verifica la disponibilità del diritto di recesso (solitamente 14 giorni) e ottieni ogni documento possibile a supporto della contestazione.
- Attiva il servizio conciliazione presso le autorità competenti qualora la risoluzione diretta risultasse inefficace.
Le autorità, grazie a sistemi di controllo incrociato sui dati, sono oggi in grado di rilevare illeciti anche a distanza nel tempo. Nella maggior parte dei casi, tempestività e precisione nelle contestazioni garantiscono il ritorno alla situazione precedente e l’annullamento delle somme illegittimamente richieste.
L’evoluzione delle tecniche di truffa rende indispensabile conoscere e difendere attivamente i propri diritti. Un approccio informato e tempestivo, l’uso degli strumenti messi a disposizione dal legislatore e dalle autorità, insieme al confronto con associazioni e consulenti del settore, rappresentano le migliori garanzie per annullare rapidamente ogni attivazione indesiderata, recuperare somme eventualmente perse e prevenire futuri raggiri. Con una maggiore consapevolezza, è possibile ridurre l’incidenza di queste pratiche e promuovere una cultura di trasparenza e responsabilità sull’intero mercato delle utenze domestiche e dei servizi pubblici essenziali Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.