Le offerte di risparmio automatico delle banche, come i conti deposito o i piani di accumulo gestiti, sono pensate per agevolare i clienti nel costruire una riserva finanziaria senza doversi preoccupare della gestione attiva. Negli ultimi anni questi strumenti hanno riacquistato attenzione per via dei tassi di interesse promozionali, spesso pubblicizzati come modo semplice e sicuro per far crescere i propri risparmi. Tuttavia, per valutare se tali soluzioni siano davvero convenienti, è fondamentale analizzare rendimenti reali (al netto di costi, tasse e inflazione) e confrontarli con alternative sul mercato.
Come funzionano i sistemi di risparmio automatico bancario
I prodotti di risparmio automatico piĂą comuni sono:
- Conti deposito vincolati: permettono al cliente di “parcheggiare” una somma per un periodo determinato, ricevendo un tasso d’interesse fisso. Ad esempio, Crédit Agricole offre fino al 3% annuo lordo per 6 mesi sulla nuova liquidità , con apertura e gestione digitali semplificate per i nuovi clienti.
- Risparmio gestito e piani di accumulo del capitale (PAC): attraverso piattaforme come Moneyfarm o servizi offerti dalle principali banche, è possibile automatizzare investimenti periodici in portafogli diversificati, generalmente costituiti da ETF, fondi o altri strumenti finanziari. Qui la logica è la costanza del versamento e la delega della gestione a professionisti.
- Soluzioni ibride: alcune banche propongono offerte combinate che prevedono una suddivisione della liquidità : una parte vincolata a tasso fisso, l’altra investita in strumenti gestiti. Ad esempio, la promozione “Time Deposit Combo” di Banca Sella offre il 3,25% lordo per 6 mesi solo se almeno il 50% della nuova liquidità viene destinato al risparmio gestito.
L’automazione rende queste soluzioni attrattive per chi vuole delegare la gestione e non occuparsi personalmente dei dettagli operativi.
I rendimenti nominali attuali: confronto tra le principali offerte
Un conto deposito oggi, a seconda della banca e delle condizioni promozionali attive, offre generalmente un tasso nominale lordo compreso tra il 2% e il 3,5% annuo per vincoli brevi (3-12 mesi). Alcuni picchi promozionali hanno raggiunto il 4-5% nei recenti periodi di tassi d’interesse elevati, ma la tendenza, complice l’inversione della politica monetaria della BCE, è verso una riduzione dei rendimenti, con molte offerte scese anche sotto il 2% lordo per i vincoli oltre l’anno.
Di seguito una sintesi delle migliori condizioni disponibili in estate 2025:
- Conto deposito Crédit Agricole: 3% annuo lordo per 6 mesi su nuova liquidità .
- Banca Sella – Time Deposit Combo: 3,25% annuo lordo su massimo il 50% della nuova liquidità , per vincolo di 6 mesi, se il restante 50% viene investito in soluzioni gestite.
- Banca Aidexa “X Risparmio Flexi”: 3% annuo lordo per conti deposito liberi senza vincoli particolari, entro limiti promozionali temporanei.
- Moneyfarm: il rendimento varia in base al rischio e all’orizzonte temporale scelto; nel 2024-2025 sono stati segnalati rendimenti sui 12 mesi fino al 15,75% su portafogli bilanciati, ma va considerata la volatilità e la natura più rischiosa rispetto ai depositi vincolati.
Attenzione: tutti i tassi indicati sono lordi, ovvero prima delle imposte (26% sui redditi di capitale in Italia) e spesso validi solo per i primi mesi, dopodiché il tasso scende notevolmente. Inoltre, le promozioni vengono aggiornate frequentemente e solo chi apporta nuova liquidità può beneficiarne.
Rendimenti reali: cosa rimane in tasca?
Per calcolare i rendimenti reali occorre:
- Sottrarre le tasse (26% sul lordo per i conti deposito, costi di gestione in caso di risparmio gestito).
- Considerare l’eventuale inflazione, che erode il potere d’acquisto dei capitali investiti.
- Valutare i costi accessori delle soluzioni scelte (costi d’apertura, tenuta conto, spese sulle linee di risparmio gestito, ecc.).
Esempio concreto: un tasso promozionale del 3% annuo lordo equivale a circa 2,22% netto dopo le imposte, ma su un orizzonte breve e solo se non ci sono altri costi. Se l’inflazione nel periodo considerato è, ad esempio, 2%, il rendimento reale si riduce quasi a zero.
Per quanto riguarda le soluzioni robo-advisor come Moneyfarm, i rendimenti possono essere sensibilmente superiori, ma non sono garantiti e sono soggetti alle oscillazioni dei mercati finanziari. Inoltre, le performance storiche (+15,75% in 12 mesi su alcuni portafogli) non sono predittive dei risultati futuri, e occorre sempre considerare la tolleranza al rischio personale.
Conviene davvero aderire a queste offerte?
La convenienza reale dei piani di risparmio automatico bancario dipende dalle proprie esigenze, dall’orizzonte temporale e dalla propensione al rischio. Ecco alcune considerazioni chiave per una scelta informata:
- Sicurezza e semplicità : il conto deposito offre tutela fino a 100.000 euro per depositante tramite il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e garantisce il capitale; è indicato per chi cerca una soluzione senza sorprese, anche se i rendimenti sono ormai poco superiori all’inflazione, specie dopo la riduzione dei tassi.
- Vincoli e liquidità : le offerte promozionali più vantaggiose spesso richiedono vincoli temporali o la necessità di trasferire nuova liquidità ; in caso di svincolo anticipato il rendimento può azzerarsi.
- Risparmio gestito o robo-advisor: adatto a chi dispone di orizzonti temporali lunghi (almeno 5-10 anni) e può accettare oscillazioni di valore nel breve termine. La delega a piattaforme specializzate consente di automatizzare la crescita del patrimonio con maggiore efficienza rispetto al fai-da-te, ma con rischi non trascurabili.
- Costi e fiscalità : vanno sempre considerati i costi di gestione annuali e l’effettivo impatto fiscale, che incidono in maniera significativa sui rendimenti finali.
I limiti dei rendimenti attuali
Con l’attuale scenario macroeconomico, molti risparmiatori hanno la sensazione che le offerte promozionali siano spesso “una fregatura” perché la remunerazione reale dei conti deposito è bassa o annullata dall’inflazione. Tuttavia, questi strumenti riflettono semplicemente l’andamento dei tassi e del ciclo economico; non promettono rendimenti reali positivi in ogni situazione.
I veri vantaggi dei sistemi di risparmio automatico bancario sono la disciplina nel mettere da parte somme regolari, la facilità di gestione e la protezione dal rischio di dissipare il capitale. Sul fronte dei rendimenti, la sostenibilità nel tempo delle promozioni è limitata, per cui l’unica strategia efficace è confrontare costantemente le offerte, adattando la propria allocazione in base ai tassi di interesse di mercato e all’inflazione.
Considerazioni finali e alternative
Optare per un conto deposito o per una soluzione di risparmio automatico è oggi una scelta che va fatta con consapevolezza: per la sicurezza del capitale, la semplicità della gestione e la liquidità immediata, sono preferibili rispetto al mantenimento della liquidità su un conto corrente ordinario non remunerato.
Alternative che offrono rendimenti attesi superiori prevedono però l’assunzione di maggior rischio o una gestione più attiva. L’investimento tramite PAC su ETF o portafogli gestiti può essere sensato solo su orizzonti di almeno 5-10 anni, per assorbire la volatilità dei mercati e sfruttare i rendimenti composti.
In conclusione, le offerte di risparmio automatico bancario sono interessanti solo in assenza di valide alternative a basso rischio e se si privilegiano sicurezza e liquidità rispetto al rendimento reale. Per chi punta invece a una crescita del patrimonio superiore all’inflazione, è necessario valutare strumenti finanziari più dinamici, avendo sempre ben presente la propria capacità e volontà di sopportare eventuali perdite temporanee del capitale e i costi associati.