Avere due conti correnti è utile o è solo una spesa? Ecco quando conviene davvero

La decisione di mantenere due conti correnti rappresenta un tema sempre più discusso, soprattutto in un contesto finanziario dove la gestione personale del denaro diventa cruciale. Non c’è alcuna limitazione legale al possedere più conti: qualsiasi cittadino può liberamente aprire vari rapporti bancari, anche presso istituti diversi, senza incontrare restrizioni normative o limiti numerici. Tuttavia, la vera domanda a cui rispondere è se questa scelta sia effettivamente utile oppure rappresenti solo un costo aggiuntivo e superfluo.

Vantaggi reali del possedere due conti correnti

I motivi che possono spingere ad aprire un secondo conto corrente sono molteplici. Uno dei principali è la separazione tra spese e risparmi. Destinare un conto esclusivamente alla gestione delle spese correnti e un altro all’accantonamento delle somme può aiutare a monitorare meglio le uscite, potenziare le capacità di risparmio e ridurre la tentazione di prelevare dalle somme non destinate alle necessità quotidiane. Ad esempio, collegando il conto dei risparmi a sistemi di trasferimento automatico si può agevolare l’accumulazione di una quota mensile in modo disciplinato e privo di sforzi manuali costanti .

Un ulteriore vantaggio è la gestione delle emergenze. Tenere una somma di riserva su un secondo conto consente di disporre rapidamente di fondi in caso di imprevisti importanti, come disoccupazione, spese mediche o riparazioni urgenti per la casa o l’auto . In questo modo, si evita di compromettere l’equilibrio finanziario primario e si garantisce una maggiore tranquillità.

Per chi si occupa di amministrazione familiare o impresa, la presenza di due o più conti permette anche la gestione mirata di investimenti, tasse e spese fisse. Un conto può essere dedicato esclusivamente al pagamento di utenze e imposte, mentre il secondo funge da deposito per investimenti o per liquidità destinata a progetti specifici .

Non da ultimo, aprire un conto presso una banca differente rispetto a quella abituale può rappresentare una tutela contro il rischio bancario. In caso di problemi di solidità della banca o di procedure di pignoramento, tenere una parte dei risparmi altrove può offrire una protezione strategica, specie se i saldi complessivi sono elevati .

Quando conviene davvero avere più di un conto

La convenienza di questa soluzione dipende fortemente dalle abitudini, dalla situazione lavorativa e dalle specifiche esigenze finanziarie del singolo. Tra i casi in cui può risultare effettivamente vantaggioso figurano:

  • Necessità di separare le finanze personali da quelle familiari, ad esempio nel caso di conti cointestati con il partner ma anche la necessità di mantenere autonomia per alcune spese .
  • Richiesta di prestiti o mutui subordinata all’apertura di un nuovo conto: spesso le banche richiedono l’attivazione di un conto presso di loro per l’erogazione di alcune forme di credito oppure di fido bancario .
  • Protezione dei risparmi dal rischio di fallimento bancario, sfruttando la garanzia sui depositi che copre fino a un certo importo per ciascun istituto bancario .
  • Gestione di attività lavorative autonome o freelance, dove la separazione dei flussi economici personali e professionali aiuta nell’organizzazione fiscale e nella pianificazione delle spese .
  • Difesa da eventuali azioni esecutive o pignoramenti, nascondendo parte delle somme su un secondo conto non intestato direttamente al debitore .

In tutti questi casi, il possesso di un secondo conto corrente si trasforma da semplice voce di spesa a strumento di strategia finanziaria.

Gli svantaggi: costi e criticità

Non bisogna tuttavia trascurare i costi di gestione associati a ogni rapporto bancario. Le banche applicano spesso commissioni fisse annue (spese di tenuta conto, emissione e gestione di carte di debito o credito), costi di operazioni, prelievi e, laddove il saldo superi 5.000 euro, anche l’applicazione dell’imposta di bollo statale. Avere più di un conto, quindi, significa quasi sempre raddoppiare queste voci, a meno di orientarsi su conti online a zero spese che, però, offrono di solito meno servizi o restrizioni sulle operazioni .

Un rischio aggiuntivo riguarda la frammentazione delle risorse: se il capitale disponibile viene suddiviso tra più conti, ciascuno avrà saldi inferiori. Questa situazione può aumentare la probabilità di andare in rosso con uno dei conti, soprattutto per chi svolge attività imprenditoriali con molteplici movimenti periodici .

Un altro aspetto da considerare è che la liquidità in conto corrente non produce rendimento. Gli interessi attivi oggi riconosciuti dalle banche sono minimi, spesso inferiori all’inflazione; dunque, mantenere fermi troppi soldi su più rapporti bancari ha effetti di “deprezzamento” della somma reale disponibile nel tempo .

Infine, per chi ha scarsa dimestichezza con la burocrazia, gestire rendicontazioni, accessi online, codici e password per più banche può risultare dispersivo e portare a errori o dimenticanze nella movimentazione periodica.

Consigli pratici per una scelta consapevole

Alla luce dei vantaggi e svantaggi descritti, la scelta di avere due o più conti correnti va ponderata in base alle proprie reali necessità. Ecco alcune raccomandazioni pratiche:

  • Prediligere conti a zero spese o con canone ridotto, soprattutto se il secondo conto è usato molto raramente o solo in emergenza.
  • Valutare le funzionalità offerte, come la possibilità di creare sottoconti digitali, automazione dei trasferimenti o gestione strumenti di investimento.
  • Monitorare frequentemente i saldi e i movimenti per evitare scoperti e per cogliere subito eventuali anomalie.
  • Tenere sul secondo conto solo la somma strettamente necessaria per lo scopo prefissato, destinando il resto a strumenti con maggiore rendimento, come obbligazioni, titoli di stato o depositi vincolati.
  • Utilizzare il conto secondario anche per esigenze familiari come paghette dei figli o gestione di spese domestiche condivise. Questo può aiutare nella trasparenza finanziaria e nella responsabilizzazione dei membri del nucleo familiare.

La gestione finanziaria moderna consente molta flessibilità, a patto di valutare con attenzione le ricadute economiche e operative di ogni scelta: mantenere due conti correnti è certamente una soluzione utile per chi ha necessità di organizzazione, sicurezza e suddivisione delle risorse, ma va sempre raffrontata con i relativi costi e con l’effettivo beneficio sulle proprie finanze personali o familiari.

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