Il trucco definitivo per scoprire chi ti chiama con il numero privato

Ricevere una chiamata da un numero privato può essere una vera seccatura, soprattutto quando si tratta di insistenza o sospetti su possibili truffe. Nel mondo moderno, in cui la privacy e l’anonimato sono facilmente gestibili tramite i nostri dispositivi mobili, sempre più persone si trovano a fronteggiare il fenomeno delle chiamate anonime. Tuttavia, esistono alcuni metodi tecnologici e soluzioni che consentono di risalire all’identità di chi si nasconde dietro questi numeri, soprattutto se la situazione si ripete o diventa fastidiosa. Prima di tutto, è fondamentale distinguere tra telefonate occasionali e molestie sistematiche, così da scegliere l’approccio più adatto alla situazione.

Come funzionano le chiamate con numero privato

Nel panorama della telefonia mobile e fissa, chiamare nascondendo il proprio numero è estremamente semplice e può essere fatto digitando il codice #31# prima del numero del destinatario. Una volta lanciata la chiamata, il ricevente visualizzerà soltanto la dicitura “numero anonimo” o “numero privato”, senza nessun riferimento a chi abbia realmente effettuato la chiamata. Questa pratica viene spesso utilizzata da aziende di telemarketing, istituzioni pubbliche che vogliono tutelare la privacy dei dipendenti, società che usano sistemi di chiamata automatica o VoIP e anche da privati cittadini per motivi di riservatezza o, più raramente, con intenti malevoli come tentare truffe telefoniche e phishing.

Chi riceve una chiamata anonima può trovarsi spaesato, non potendo sapere immediatamente chi si trova dall’altra parte della cornetta. Il problema si acuisce quando le telefonate anonime diventano ripetitive o accompagnate da comportamenti scorretti. In questi casi, è lecito domandarsi se sia possibile superare questo velo di segretezza e svelare l’identità del chiamante.

L’arma segreta: applicazioni e servizi per smascherare il numero privato

Contrariamente al passato, l’evoluzione tecnologica ha messo a disposizione dell’utente numerosi strumenti per identificare chi effettua chiamate anonime. Tra le soluzioni più efficaci, Whooming è considerata una delle applicazioni più affidabili. Il funzionamento di Whooming si basa su un concetto semplice: deviare la chiamata in arrivo verso un servizio esterno, che intercetta il reale mittente e restituisce all’utente il numero originale anche se inizialmente era nascosto.

Il procedimento richiede:

  • Scaricare l’applicazione e registrarsi al servizio tramite email o account social.
  • Impostare la deviazione delle chiamate dal proprio dispositivo verso il numero indicato da Whooming durante la configurazione.
  • Rifiutare la chiamata proveniente dal numero privato: così facendo, la chiamata sarà reindirizzata a Whooming e il sistema registrerà il mittente anche se originariamente anonimo.
  • Visualizzare il numero reale tramite la sezione “registro chiamate” dell’applicazione. Nella versione gratuita, l’identità viene mostrata dopo 24 ore; con l’abbonamento premium, l’informazione è immediata.

Un altro servizio noto è TrapCall, molto diffuso specialmente negli Stati Uniti. Il principio è simile: chi chiama con numero privato viene identificato tramite la deviazione di chiamata e l’utente visualizza il numero reale direttamente sul proprio telefono oppure tramite SMS. Sebbene TrapCall sia meno comune in Italia rispetto a Whooming, rappresenta una valida alternativa.

Per chi desidera cercare il massimo della legalità, è possibile affidarsi ai servizi override degli operatori telefonici. I gestori possono, dietro richiesta formale e motivata (ad esempio in caso di molestie), attivare un servizio speciale che consente all’abbonato di visualizzare i numeri anonimi per un periodo limitato. Questa procedura è più complessa e spesso richiede l’intervento delle forze dell’ordine o di un avvocato, in particolare per motivi giudiziari.

Limiti e aspetti da considerare

Nonostante le soluzioni descritte permettano una buona probabilità di scoprire chi si nasconde dietro le chiamate anonime, è importante ricordare alcune limitazioni:

  • Affidabilità dei servizi: nessuna app o servizio può garantire la riuscita al 100%, poiché esistono casi in cui i sistemi antifrode dei chiamanti sono particolarmente sofisticati.
  • Privacy e rispetto delle normative vigenti: è fondamentale utilizzare app e servizi che agiscano in conformità con il Codice della Privacy e non ricorrere a sistemi illegali o invasivi.
  • Costi: i servizi gratuiti, come Whooming nella versione base, mostrano le informazioni con un certo ritardo (normalmente 24 ore), mentre le versioni premium consentono accesso istantaneo ma richiedono un abbonamento.
  • Compatibilità: alcuni servizi potrebbero non essere compatibili con tutti i dispositivi mobili o con operatori di telefonia meno noti, specialmente nel caso di chiamate VoIP.
  • Utilità in caso di emergenza o minaccia: nei casi più gravi, in presenza di minacce o stalking, conviene sempre contattare le autorità competenti e documentare tutte le chiamate anonime ricevute.

Vi sono inoltre metodi meno tecnologici per cercare di risalire all’identità di chi chiama, come richiedere formalmente ai gestori telefonici lo sblocco di determinate numerazioni, ma questi percorsi sono soggetti a restrizioni e si applicano solo per motivazioni specifiche e giustificate.

I vantaggi delle applicazioni di riconoscimento automatico

Le app come Whooming e TrapCall non sono le uniche a offrire strumenti per smascherare le chiamate anonime. Esistono anche piattaforme come Truecaller, che, pur non riuscendo direttamente a identificare il numero privato, mettono a disposizione database internazionali di numeri segnalati dagli utenti per identificare chiamate sospette o promozionali tramite segnalazione incrociata.

L’utilizzo combinato di queste applicazioni può aumentare la probabilità di risalire all’identità di chi chiama, specialmente se si tratta di call center, truffatori telefonici o robot automatizzati. L’utente può anche bloccare certi numeri, evitare richieste dannose e contribuire a una maggiore sicurezza generale nel panorama telefonico.

Consigli e attenzione alla sicurezza

Prima di affidarsi a qualsiasi servizio, è bene:

  • Verificare le recensioni e la reputazione dell’applicazione scelta.
  • Prestare attenzione alle proprie informazioni personali e assicurarsi che l’app non ne abusi.
  • Attivare il trasferimento di chiamata solo quando necessario e ricordarsi di disattivarlo con il codice universale ##002#, per garantire la piena funzionalità usuale del telefono.

Infine, in caso di molestia grave o reiterata, la soluzione più veloce e tutelante resta sempre il coinvolgimento delle autorità, che possono ottenere informazioni in modo diretto e ufficiale tramite i canali idonei.

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