Negli ultimi mesi, un numero sempre crescente di utenti sta segnalando la ricezione di messaggi su WhatsApp da numeri mai visti prima, spesso con prefissi internazionali insoliti. Questo fenomeno non è casuale, ma il risultato di una strategia mirata di truffatori digitali che tentano con vari pretesti di entrare in contatto con potenziali vittime. Il trend è legato a tentativi di phishing, furto dati, truffe economiche e diffusione di malware, rendendo fondamentale conoscere le cause e adottare immediatamente i giusti comportamenti di difesa.
Perché si ricevono messaggi da numeri sconosciuti
Ricevere comunicazioni da numeri sconosciuti su WhatsApp è spesso il primo passo di campagne di frode di massa condotte tramite automazione o “social engineering”. I truffatori sfruttano la possibilità di inviare messaggi anche a contatti che non hanno salvato in rubrica: questa funzione, concepita per favorire la comunicazione globale e la partecipazione a gruppi pubblici, viene di frequente manipolata per fini illeciti. Numerosi utenti italiani segnalano soprattutto messaggi provenienti da numeri con prefissi esteri come +62 (Indonesia), +223 (Mali), +84 (Vietnam). Non sempre questi numeri appartengono effettivamente a cittadini di quei Paesi: spesso sono account WhatsApp attivati su SIM “usa e getta” acquistate online da malintenzionati.
Dietro questi contatti si celano diverse tipologie di pericolo:
I messaggi possono sembrare credibili, grazie anche a un italiano corretto, immagini di profilo rassicuranti e dettagli personalizzati. Tuttavia, a uno sguardo attento, presentano tipicamente elementi sospetti come l’insistenza sull’urgenza, richieste di invio di codici OTP, sollecitazioni a rispondere in fretta o cliccare su link accorciati.
Le truffe più diffuse e i segnali di allarme
L’obiettivo principale di chi contatta tramite numeri sconosciuti è spingere la vittima a compiere un’azione impulsiva. Le truffe si presentano in molteplici forme tra cui:
Chi riceve queste comunicazioni dovrebbe notare precisi segnali di allerta:
Gli hacker sono abili nel creare fiducia, usando nomi e foto rubati da altri profili, o inscenando conversazioni rassicuranti prima di arrivare alla vera e propria richiesta ingannevole.
Cosa fare davanti a un messaggio sospetto
Per limitare i rischi è fondamentale adottare una serie di comportamenti preventivi che costituiscono la migliore difesa contro le truffe informatiche. Ecco alcuni suggerimenti pratici:
WhatsApp, anche in collaborazione con la società proprietaria Meta, ha introdotto nuove funzionalità rivolte a bloccare l’aggiunta a gruppi da parte di sconosciuti e silenziare automaticamente le notifiche provenienti da numeri ignoti. Gli utenti possono configurare le impostazioni della privacy in modo da:
Come proteggersi in modo efficace
Prevenire questi rischi richiede non solo attenzione, ma anche una costante educazione digitale. Ecco alcuni passi avanzati per una sicurezza duratura:
Configurare le impostazioni di privacy
Tramite le opzioni di WhatsApp, si può limitare “Chi può aggiungerti ai gruppi” solo ai propri contatti e attivare la protezione dell’account in due passaggi. Questa opzione inserisce un codice di sicurezza aggiuntivo che ostacola i tentativi di furto dell’identità.
Tenere aggiornato WhatsApp
Le versioni più recenti includono sistematicamente patch di sicurezza che correggono vulnerabilità appena scoperte. Non rimandare mai l’aggiornamento, perché le vecchie versioni possono esporre a rischi di attacchi automatizzati.
Conoscere le principali minacce
Siti come la pagina Wikipedia sul phishing offrono consigli sempre aggiornati su come riconoscere pratiche ingannevoli, mentre la conoscenza delle truffe più ricorrenti è essenziale per non cedere alle pressioni psicologiche dei cybercriminali.
Formazione continua e “doppio controllo”
In rete i pericoli mutano rapidamente. È importante affidarsi a fonti autorevoli e discutere eventuali dubbi con persone esperte. Basta infatti una semplice ricerca online riportando il testo sospetto, per scoprire se si tratta di una truffa già nota.
La sicurezza non è mai definitiva
Anche seguendo tutte le precauzioni, nessun sistema digitale è completamente immune da attacchi. WhatsApp resta uno dei principali veicoli di comunicazione al mondo e proprio per questo rappresenta una delle mete preferite dei cybercriminali, incluse le frodi con social engineering. È fondamentale evitare il panico, usare il buon senso e, in caso di dubbio, non agire mai d’impulso.
Ogni utente diventa parte attiva nella costruzione di un ambiente digitale più sicuro: ignorare, bloccare e segnalare sono azioni semplici ma decisive per ostacolare la diffusione di truffe sempre più sofisticate e rendere la rete un luogo meno favorevole ai criminali informatici.