L’esame di Stato del 2026 rappresenta una tappa fondamentale nel percorso scolastico italiano: una prova che porta con sé tradizione, innovazione e un sistema di valutazione che può segnare profondamente il futuro accademico e professionale degli studenti. Un aspetto particolarmente dibattuto riguarda la possibilità di ottenere punti bonus dalla commissione, storicamente visti come una chance decisiva per raggiungere il traguardo del massimo punteggio o, in alcuni casi, la lode. Tuttavia, la riforma recentemente approvata introduce cambiamenti sostanziali soprattutto riguardo la modalità di attribuzione e il numero di punti bonus, rendendo necessario un approfondimento alla luce delle ultime disposizioni normative.
Le nuove regole della Maturità 2026: cosa cambia davvero
Con la riforma dell’esame di Stato in vigore dal 2026, si riscontrano alcune importanti modifiche che toccano sia la struttura delle commissioni sia i criteri di attribuzione dei punteggi. Le commissioni, ridotte a 5 membri (2 interni, 2 esterni e 1 presidente), avranno ancora più responsabilità nelle valutazioni, ma la vera novità risiede nel sistema di attribuzione dei punti extra. Dal prossimo anno, infatti, la facoltà di integrare il punteggio finale con un bonus non sarà più legata ai famosi 5 punti, ma scenderà ufficialmente a 3.
Questo provvedimento si applica solo agli studenti che, al termine delle prove scritte e della valutazione dei crediti scolastici, avranno raggiunto almeno 97 punti su 100. In questi casi, la commissione potrà assegnare fino a un massimo di 3 punti supplementari, solo “motivatamente” e attenendosi a criteri di merito ben precisi, permettendo così di raggiungere la votazione massima del diploma.Esame di Stato.
Punti bonus: come funzionavano e perché non sarà più possibile ottenerne 5
Nella precedente versione dell’esame di maturità, la commissione aveva la facoltà di assegnare fino a 5 punti bonus a studenti meritevoli che rispettassero due condizioni chiave: essere stati ammessi all’esame con almeno 30 crediti scolastici e aver ottenuto almeno 50 punti nelle prove scritte e orali. Tuttavia, il bonus non veniva attribuito automaticamente: la commissione valutava attentamente l’intero percorso scolastico, la partecipazione, l’impegno e la maturità personale del candidato. Questi punti extra erano spesso fondamentali per chi si fermava a 95 punti e desiderava raggiungere quota 100.
La possibilità di ottenere 5 punti bonus rappresentava per molti studenti un vero e proprio “salvagente”, ma con la nuova normativa tale opportunità verrà ridimensionata a un massimo di 3 punti, rendendo questa strada ancora più selettiva e vincolata al raggiungimento del punteggio di partenza di almeno 97/100 tra crediti e risultati d’esame.
L’unico modo per ottenere il bonus dalla commissione nella maturità 2026
Alla luce delle recenti modifiche normative, si può affermare che l’unico modo per ottenere il bonus dalla commissione agli esami di Stato del 2026 sarà quello di aver raggiunto almeno 97 punti totali sommando i crediti scolastici e i risultati delle prove scritte e orali. Solo in questa circostanza, e non in automatico, la commissione – dopo una valutazione individuale e motivata – potrà assegnare al candidato fino a 3 punti extra. L’attribuzione del bonus, dunque, resta a totale discrezione dei commissari ed è pensata come riconoscimento a uno studente che ha dimostrato un percorso di eccellenza globale, ma che, magari per un dettaglio, non riesce a raggiungere quota 100 con i soli punti derivanti dal percorso e dalle prove.
- Si deve ottenere almeno 97 punti su 100 tra crediti e prove d’esame.
- Solo in questo intervallo è possibile accedere alla valutazione per il bonus.
- La commissione può assegnare fino a 3 punti extra, ma solo con motivazione scritta.
- Non esistono altri canali o escamotage ufficiali per accedere ai punti bonus.
Tutte le altre modalità precedenti, comprese le ipotesi di bonus assegnati con criteri meno stringenti o per meriti puramente scolastici senza raggiungere la soglia di 97/100, sono state superate dalla riforma, che punta sempre più a una valutazione d’eccellenza e complessiva dello studente.
Aspetti chiave nella valutazione delle commissioni
L’attribuzione dei punti bonus avviene solo in seguito a una valutazione approfondita e documentata. La commissione prende in considerazione:
- La coerenza e la solidità del percorso scolastico globale
- L’impegno dimostrato nei tre anni conclusivi delle superiori
- La qualità delle prove scritte e orali
- La frequenza e la partecipazione alle attività scolastiche
- La condotta e, in taluni casi, l’iniziativa personale (progetti, approfondimenti, attività extrascolastiche)
Bonus e lode: differenze fondamentali e scenari possibili
È importante distinguere chiaramente tra il bonus attribuibile dalla commissione e la possibilità di ottenere la lode. Per conseguire la lode, lo studente deve arrivare a 100 punti senza il supporto di alcun punto bonus, avendo ottenuto la massima valutazione sia nei crediti scolastici sia nelle tre prove (due scritti e l’orale). Solo chi raggiunge questo traguardo senza ausili può ricevere la “corona” della maturità, tanto ambita perché spesso apre le porte a borse di studio e percorsi universitari di eccellenza.
Il bonus, invece, interviene solo per consentire al candidato di colmare il gap tra i 97-99 e il massimo voto, permettendogli di raggiungere la soglia del 100. In nessun caso, però, la lode può essere concessa a chi abbia beneficiato dei punti extra.
La riforma 2026 segna dunque un cambio di passo: necessita una maggiore attenzione verso il rendimento costante durante tutto il triennio conclusivo e al contempo premia solo chi dimostra una preparazione a tutto tondo, sia nelle discipline caratterizzanti sia nella capacità di esprimere un pensiero critico ed elaborato, punto cardine valutato nella nuova prova orale.
Gli studenti che desiderano massimizzare il proprio risultato all’esame devono dunque puntare con decisione su una media alta, molta partecipazione e comportamenti esemplari in classe, senza dimenticare la presenza e l’impegno nelle attività integrative. Soltanto questi elementi, uniti a risultati eccellenti nelle prove conclusive, renderanno davvero accessibile lo “scatto” finale dei 3 punti bonus, oggi unico modo – e non più frazionato tra diverse opzioni – per raggiungere il punteggio massimo alla maturità 2026.