Il tessuto non tessuto (TNT) rappresenta una delle innovazioni più incisive nel settore delle ristrutturazioni edilizie, grazie alle sue proprietà uniche e alla straordinaria versatilità applicativa. Pur ricordando l’aspetto dei tessuti tradizionali, il TNT si distingue per il metodo di produzione: le fibre, principalmente in polipropilene o poliestere, non sono intrecciate ma vengono unite tramite agugliatura o termolegatura, senza seguire una trama ordinata. Questa peculiarità tecnica consente di ottenere un prodotto morbido, dall’effetto nuvolato, ma estremamente resistente e multifunzionale.
Principali caratteristiche tecniche e vantaggi
Le ragioni per cui il tessuto non tessuto viene largamente scelto nelle ristrutturazioni derivano dalle sue proprietà fisiche e chimiche:
- Leggerezza: facilita la manipolazione e la posa.
- Resistenza alla trazione: offre solidità anche in condizioni di stress fisico.
- Imputrescibilità: non teme l’umidità né gli attacchi biologici, garantendo durabilità.
- Filtrante e drenante: consente il passaggio selettivo di acqua e aria, bloccando invece particelle e detriti.
- Atossicità e anallergicità: adatto anche in ambienti sensibili e in presenza di persone allergiche.
- Resistenza agli sbalzi termici: mantiene invariate le sue prestazioni sia a basse sia ad alte temperature.
- Morbidezza unita a robustezza: qualità apparentemente contrapposte che lo rendono adatto sia a funzioni protettive che di comfort.
- Costo contenuto: risulta economicamente vantaggioso rispetto a molti altri sistemi tradizionali.
Grazie a queste caratteristiche, il TNT trova impiego in una vasta quantità di sottosettori dell’edilizia e, in modo particolare, nei progetti di ristrutturazione dove la facilità di posa e la durata sono decisive.
Impieghi specifici nelle ristrutturazioni
Nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie, il tessuto non tessuto viene utilizzato per molteplici funzioni che rispondono a esigenze sia tecniche che pratiche. I principali ambiti d’uso sono:
- Stabilizzazione del terreno: nelle realizzazioni di vespai, sottofondi per pavimentazioni e giardini pensili, il TNT è posato tra gli strati di materiali sciolti per migliorare la distribuzione dei carichi, prevenire la migrazione delle particelle e contenere l’erosione.
- Drenaggio e filtrazione: grazie alla sua struttura porosa, viene interposto tra terreno e altri materiali (ghiaia, sabbia, argilla espansa) nei sistemi di drenaggio per favorire il deflusso dell’acqua e impedire l’ingresso di terra e detriti all’interno delle tubature. Questo aspetto è cruciale per la corretta preservazione delle strutture interrate.
- Protezione di coperture e solai: il TNT viene utilizzato come strato barriera tra membrane impermeabilizzanti e massetti cementizi o altri materiali con funzione protettiva, anti-condensa e anti-graffio.
Nelle coperture metalliche, in particolare, contribuisce a evitare la formazione di condensa e a migliorare le prestazioni acustiche e termiche degli strati superiori. - Isolamento acustico: la capacità di smorzare rumori aerei e strutturali lo rende ideale sotto pavimentazioni galleggianti, pareti divisorie e controsoffitti, migliorando il comfort negli ambienti ristrutturati.
A queste applicazioni si aggiungono impieghi come lo strato di protezione temporaneo di superfici già ristrutturate (pavimenti, scale, rivestimenti) durante le fasi di cantiere, e l’uso nei sistemi di pacciamatura in funzione anti-erbacce nei giardini domestici o nelle aree verdi collegate agli edifici.
Come si applica il tessuto non tessuto in cantiere
Offrendo una vasta gamma di grammature, il TNT si adatta perfettamente alle differenti necessità di cantiere:
- Per la stabilizzazione del terreno, si stende il TNT direttamente sulla superficie regolarizzata, sovrapponendo i lembi secondo le specifiche tecniche consigliate dal produttore e procedendo poi al riempimento con materiali granulari.
- Nel caso di drenaggi orizzontali o verticali, il TNT funge da barriera filtrante che separa lo strato di drenaggio dal terreno, evitando che la terra intasi i condotti e favorendo il corretto flusso dell’acqua.
- Nell’isolamento acustico, il TNT viene posato tra la struttura di sostegno e il relativo rivestimento, come parte di sistemi multistrato progettati per massimizzare l’attenuazione dei rumori.
- Per la protezione di superfici e materiali, il materiale è semplicemente adagiato e fissato provvisoriamente, offrendo una barriera efficace contro abrasioni, pitture, polveri e detriti.
Un aspetto decisivo nella corretta posa è la scelta della grammatura, ossia del peso al metro quadro del TNT, determinata dalle sollecitazioni cui sarà sottoposto e dalla specifica funzione richiesta.
Limiti, errori comuni e confronto con altri materiali
La semplicità d’uso del tessuto non tessuto non esclude la necessità di alcune importanti attenzioni progettuali e applicative:
- La scelta della grammatura errata può compromettere la funzione di stabilizzazione e filtrazione.
- La posa senza sovrapposizione adeguata dei lembi può consentire le infiltrazioni di materiale, vanificando l’efficacia drenante e filtrante del sistema.
- In ambienti particolarmente esposti a sollecitazioni meccaniche elevate o sostanze chimiche aggressive, valutare attentamente le specifiche tecniche e la compatibilità del materiale, perché tipologie di TNT meno performanti possono subire danni prematuri.
Rispetto ai tessuti reali utilizzati in ambito industriale, il TNT offre minori prestazioni in termini di resistenza allo strappo e durabilità strutturale, ma risulta imbattibile per economicità, rapidità di produzione, possibilità di personalizzazione e semplicità di utilizzo. La scelta dovrà quindi sempre essere guidata dalla destinazione d’uso specifica e dal rapporto costo-beneficio in relazione all’intervento di ristrutturazione pianificato.
Tra gli errori più frequenti segnalati da professionisti e artigiani:
- L’utilizzo di TNT a basso spessore in situazioni che richiederebbero materiali più robusti.
- La mancata considerazione della funzione filtrante del materiale nei sistemi drenanti, portando così a otturazioni e inefficienze.
- Scelte improvvisate nei sistemi di impermeabilizzazione, senza abbinare opportunamente il TNT alle altre membrane tecniche.
In conclusione, il tessuto non tessuto è diventato indispensabile nelle ristrutturazioni, contribuendo a ottimizzare la resa finale delle costruzioni, a proteggere e migliorare le prestazioni funzionali degli edifici. Attenzione, competenza e aggiornamento sulle specifiche tecniche rappresentano la vera chiave per un suo utilizzo consapevole, efficiente e durevole.