Sesta malattia: il significato spiegato in modo semplice

La sesta malattia è una delle più comuni infezioni virali che colpiscono i bambini piccoli, in particolare quelli fra i 6 mesi e i 2 anni. Si tratta di una malattia generalmente lieve ma che può spaventare per la comparsa improvvisa di febbre alta seguita da un’eruzione cutanea. Capire cosa sia e come si manifesti aiuta a riconoscerla tempestivamente e a gestirla con serenità.

Cosa si intende esattamente per sesta malattia?

Si parla di sesta malattia per indicare un’infezione esantematica, cioè una malattia che presenta esantema, ossia la comparsa di macchioline rossastre (simili a quelle del morbillo o della rosolia) sulla pelle del bambino. This infection is also known as roseola infantum, esantema critico o esantema subitum[Wikipedia]. La denominazione “sesta” deriva dal fatto che, in passato, le più frequenti malattie esantematiche dell’infanzia sono state numerate nell’ordine con cui sono state identificate dalla medicina: in quest’ordine la sesta era appunto questa forma particolare.

L’agente responsabile è quasi sempre il virus dell’herpes umano di tipo 6B (HHV-6B), che fa parte della medesima famiglia virale del virus della varicella e dell’herpes labiale. Più raramente, la causa può essere il virus dell’herpes umano di tipo 7. Questi virus colpiscono principalmente i bambini molto piccoli, poiché dopo i 2 anni buona parte della popolazione ha già sviluppato anticorpi specifici.

Come si trasmette e quanto dura?

La trasmissione avviene facilmente attraverso le goccioline di saliva che si diffondono nell’aria con colpi di tosse, starnuti o parlando molto da vicino. In alternativa, ci si può contagiare toccando oggetti contaminati e poi portando le mani alla bocca o al naso. Il virus si diffonde in tutte le stagioni ed è molto resistente agli ambienti esterni; è facile che più bambini frequentanti la stessa comunità (ad esempio l’asilo nido) si ammalino nello stesso periodo.

Il periodo di incubazione dura solitamente fra 5 e 15 giorni da quando si entra in contatto col virus. I sintomi durano in media una settimana, ma l’eruzione cutanea scompare in 2-3 giorni e la guarigione è generalmente completa e spontanea.

I sintomi principali e la loro evoluzione

Il sintomo più caratteristico della sesta malattia è l’improvvisa comparsa di febbre alta, che può superare i 39°C ma di solito non dà particolari altri disturbi. Il bambino, infatti, può sembrare abbastanza vivace pur avendo la febbre. Dopo circa tre giorni, la temperatura si abbassa bruscamente e compaiono, in modo altrettanto improvviso, le tipiche macchioline rosse o rosa:

  • Le macchie di solito iniziano da tronco e collo
  • Poi si estendono a viso e braccia
  • Non danno prurito e non esitano in croste o pellicine
  • Si risolvono da sole in due o tre giorni

In molti casi, la comparsa delle macchie, soprattutto se preceduta da giorni di febbre senza sintomi respiratori o digestivi, aiuta il pediatra a distinguere la sesta malattia da altre infezioni come il morbillo, la rosolia o eventuali reazioni allergiche.

Altri sintomi, meno comuni ma possibili, possono includere:

  • Gonfiore dei linfonodi
  • Irritabilità o sonnolenza
  • Leggera perdita di appetito
  • A volte (ma raramente) convulsioni febbrili dovute all’innalzamento improvviso della temperatura

Contagio, rischi e gestione della sesta malattia

Va subito specificato che la sesta malattia non comporta generalmente rischi gravi per i bambini sani. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’infezione si risolve spontaneamente senza necessità di terapie specifiche, fatta eccezione per la gestione della febbre (paracetamolo se necessario) e l’idratazione.

Quando consultare il medico?

  • Se la febbre è molto alta e persiste più di quattro giorni
  • Se il bambino è apatico, non beve o non si alimenta
  • Se compaiono sintomi non abituali (vomito ripetuto, convulsioni prolungate, difficoltà respiratoria)
  • In presenza di malattie croniche o ridotte difese immunitarie

Il contagio avviene soprattutto nella fase iniziale, cioè quando il bambino presenta febbre ma ancora non ha le macchie. Una volta che compaiono le chiazze sulla pelle, il rischio di trasmissione diminuisce nettamente.

È importante sapere che la malattia, essendo causata da un virus, non richiede terapia antibiotica. Gli antibiotici sono utili solo in caso di complicanze batteriche, evenienza molto rara. La guarigione è nella quasi totalità dei casi rapida e senza postumi.

I genitori possono aiutare il bambino nei giorni della malattia seguendo semplici accorgimenti:

  • Offrire acqua e liquidi per evitare la disidratazione
  • Vestire il bambino in modo leggero per accompagnare la discesa della febbre
  • Non forzare il riposo a letto se il piccolo vuole giocare
  • Prestare attenzione all’insorgenza di eventuali complicanze

Il decorso è tipicamente benigno, senza lasciare conseguenze: una volta guariti, si acquisisce una immunità permanente verso l’Herpesvirus 6.

Comprendere la sesta malattia per aiutare il bambino

In definitiva, la sesta malattia rappresenta una tappa quasi “obbligata” in età prescolare, anche se in alcuni rari casi può passare inosservata, perché la fase di esantema può essere molto fugace o assente. Il riconoscimento della sua tipica sequenza febbre alta senza altri sintomi seguita da improvvise macchie rosate sulla pelle aiuta a evitare inutili preoccupazioni e, soprattutto, terapie inappropriate. La conoscenza delle sue modalità di trasmissione consente inoltre di adottare semplici e importanti misure igieniche a casa e negli ambienti frequentati da bambini molto piccoli.

Affidarsi sempre al parere del pediatra in caso di dubbi resta fondamentale, ma sapere in modo chiaro cosa sia la sesta malattia permette ai genitori di affrontare con maggiore tranquillità una delle più frequenti malattie esantematiche della prima infanzia.

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