Secondo le classifiche gastronomiche più recenti e autorevoli, il consenso globale su quale sia il cibo più buono al mondo si basa su valutazioni ampie e voti di centinaia di migliaia di appassionati provenienti da ogni continente. Tuttavia, la risposta non è univoca: la scelta cambia a seconda dei sondaggi, delle piattaforme internazionali e delle modalità di voto adottate. L’elemento costante resta la passione con cui le persone, da ogni parte del mondo, difendono la bontà dei propri piatti tipici e, non di rado, le sorprese non mancano mai.
Le classifiche internazionali e la sorpresa della cucina colombiana
Negli ultimi anni, classifiche come quella annuale stilata da Taste Atlas, una tra le più autorevoli e seguite piattaforme dedicate alla gastronomia mondiale, hanno raccolto l’opinione di centinaia di migliaia di votanti. Nel 2025, secondo un grande sondaggio condotto da Taste Atlas che ha coinvolto 367.847 persone, la palma del cibo più buono al mondo è andata a un piatto colombiano, la lechona, superando persino la celebre pizza napoletana. La lechona ha ottenuto un punteggio di 4,78 su 5, mentre la pizza si è fermata, seppur di poco, a 4,75.
La lechona è una pietanza tradizionale che vede protagonista un maiale intero, farcito di riso, piselli, cipolla e spezie, poi cotto lentamente e arrostito fino a ottenere una crosta croccante e un ripieno straordinariamente aromatico. Questa preparazione, profondamente radicata nella cultura colombiana, ha saputo conquistare il pubblico internazionale grazie al suo connubio di sapori intensi e alla sua unicità. La scelta può sorprendere molti, specialmente considerata la diffusione globale e l’affetto universale per la pizza, ma il risultato riflette la capacità della cucina latinoamericana di affermarsi sulla scena gastronomica mondiale.
I piatti più amati: Italia, Brasile e Sud America
Analizzando la top 10 dei piatti più apprezzati, emerge che l’Italia e il Sud America dominano le preferenze mondiali. Subito dopo la lechona, la pizza napoletana conferma il suo ruolo di simbolo di eccellenza italiana, grazie alla sua semplicità, alla perfetta combinazione tra impasto, pomodoro e mozzarella e a una tradizione che affonda le radici a Napoli. È proprio la pizza, grazie alla sua capacità di unire milioni di persone a tavola, a rappresentare spesso l’emblema stesso della cucina globale.
Al terzo posto troviamo la picanha, il taglio di manzo brasiliano regina del churrasco, conosciuto per l’equilibrio tra grasso e carne e la capacità di sprigionare sapori intensi con la semplice cottura alla brace. Questi risultati evidenziano quanto il gusto internazionale si stia aprendo a nuove esperienze, valorizzando eccellenze che superano i confini delle cucine “storiche” come quella italiana o giapponese.
La soggettività del gusto: cultura, tradizione e diversità
Il concetto di “cibo più buono al mondo” è profondamente soggettivo e spesso influenzato da fattori culturali, abitudini e ricordi personali. In molte classifiche, ad esempio, accanto alla pizza troviamo piatti come il sushi giapponese e i tacos messicani, considerati tra i più amati per la loro identità ben definita e l’armonia degli ingredienti.
Oltre al gusto, il cibo rappresenta sempre un’esperienza sociale e affettiva: la condivisione, i profumi familiari, la memoria di momenti speciali sono spesso motivi per cui certi piatti restano nel cuore delle persone, anche a prescindere dal giudizio universale. Nei sondaggi di piattaforme globali, la pizza continua a essere tra le favorite proprio per questa capacità di parlare a tutti, mentre nuovi sapori come la lechona o la picanha trovano via via più spazio grazie alla diffusione della cultura gastronomica globale.
Le influenze delle classifiche e le controverse metodologie
Vale la pena sottolineare che le grandi classifiche mondiali sono fortemente influenzate dalla partecipazione degli utenti, dalla rappresentatività delle diverse aree geografiche e dalla popolarità di determinati piatti in momenti specifici. Una piattaforma come Taste Atlas ha il vantaggio di raccogliere impressioni da quasi ogni parte del mondo, ma i risultati possono risentire della massiccia partecipazione di alcuni paesi o aree linguistiche, come è avvenuto per la Colombia. Nonostante ciò, queste graduatorie restano un prezioso osservatorio sui trend internazionali e sulle evoluzioni del gusto.
L’appetito per la diversità: altre cucine premiate
Tra le prime dieci posizioni delle classifiche recenti spiccano anche altri esempi di ricche tradizioni culinarie, come il Rechta algerino, il Phanaeng curry thailandese, l’asado argentino e il Çökertme kebabı turco. Queste specialità, pur meno conosciute rispetto ai classici italiani e giapponesi, testimoniano la varietà e la qualità delle cucine di tutto il pianeta.
Inoltre, la presenza simultanea di piatti provenienti da culture così distanti non fa che sottolineare come il “cibo più buono” sia un concetto in continuo movimento, stimolato da viaggi, contaminazioni e nuove passioni alimentari.
- Lechona (Colombia): Maiale intero farcito e arrostito, simbolo di festa e convivialità.
- Pizza Napoletana (Italia): Icona della cucina italiana, emblema di semplicità e perfezione.
- Picanha (Brasile): Taglio di manzo amatissimo, protagonista delle grigliate sudamericane.
- Rechta (Algeria): Pasta fresca all’uovo con pollo e ceci, aromi intensi e avvolgenti.
- Phanaeng curry (Thailandia): Curry denso e aromatico, simbolo di equilibrio tra spezie e dolcezza.
- Asado (Argentina): Carne alla brace, convivialità e tecnica di cottura.
- Çökertme kebabı (Turchia): Tagli di carne grigliata e croccanti patate, un tripudio di sapori.
Pizza, Lechona e Picanha: quando la tradizione incontra il gusto globale
Il successo di piatti come lechona, pizza e picanha rivela come, nonostante la globalizzazione alimentare, le preparazioni radicate nella storia e nelle tradizioni regionali riescano ancora oggi a imporsi come punti di riferimento imprescindibili. Che sia attraverso la semplicità di tre ingredienti ben dosati o la complessità di una preparazione lunga e cerimoniosa, la cucina tradizionale mantiene un ruolo centrale nelle preferenze gastronomiche mondiali.
Non a caso, la pizza napoletana è protagonista della cultura alimentare italiana ed è stata riconosciuta come patrimonio UNESCO. Basta scorrere le pagine delle classifiche internazionali o delle più seguite voci nell’ambito culinario per ritrovare piatti come la pizza tra i migliori e più celebrati, sia dal punto di vista del gusto che della capacità di creare legame tra persone di tutto il mondo.
D’altra parte, il trionfo della lechona e della picanha riflette l’apertura del palato globale verso nuove esperienze, una spinta a riscoprire piatti autentici e ricchi di storia che fino a poco tempo fa erano appannaggio di cerchie ristrette di intenditori. È anche grazie alla diffusione digitale di ricette e informazioni che queste eccellenze sono diventate apprezzate ben oltre i confini delle rispettive nazioni.
Infine, sebbene la pizza resti saldamente nel cuore di milioni di persone e continui a recitare un ruolo da protagonista nelle classifiche di ogni anno, l’inossidabile ascesa di specialità come la lechona sottolinea come il concetto di “cibo più buono al mondo” sia, sempre e comunque, un viaggio senza fine alla scoperta delle infinite possibilità del gusto e dell’incontro tra culture.
Per approfondire le radici storiche e tecniche della cucina globale, vale la pena esplorare come ogni tradizione abbia sviluppato un patrimonio unico di sapori e saperi, pronti a essere scoperti e riscoperti in ogni parte del mondo.