Chi soffre di gastrite deve prestare particolare attenzione alla propria alimentazione, anche nel momento in cui sceglie la pasta da consumare. L’obiettivo principale è ridurre l’irritazione della mucosa gastrica, evitando cibi che possano aumentare l’acidità o peggiorare i sintomi come bruciore, dolore e gonfiore. La pasta è un alimento che può rientrare nell’alimentazione di chi ha la gastrite, ma ci sono precise indicazioni sul tipo più adatto, sulle cotture e sui condimenti da preferire.
Tipi di pasta: scelte consigliate e da evitare
Le indicazioni dei nutrizionisti concordano sul fatto che chi soffre di gastrite può consumare, con le dovute accortezze, la pasta ma è importante optare per varietà facilmente digeribili e leggere. In particolare, viene consigliata la pasta integrale, in quanto più ricca di fibre e meno raffinata rispetto a quella bianca, stimolando meno la secrezione acida dello stomaco e favorendo la regolarità intestinale. I cereali integrali, abbinati a una buona idratazione, aiutano anche a prolungare il senso di sazietà senza sovraccaricare l’apparato digerente.
Al contrario, la pasta all’uovo o troppo raffinata è sconsigliata, così come tutti i tipi ripieni (come tortellini e ravioli), che spesso contengono formaggi stagionati, salumi o ingredienti ricchi di grassi e spezie. Anche le paste condite con sughi elaborati, come il ragù o il pesto, possono peggiorare la sintomatologia a causa dell’elevato contenuto di grassi o spezie. Particolare attenzione va posta anche ai formati troppo “al dente”: una pasta cotta poco può essere più difficile da digerire.
Riassumendo, le tipologie da preferire sono:
- Pasta integrale (meglio se biologica)
- Pasta di farro, avena o miglio
- Pasta di riso o mais per chi ha anche intolleranza al glutine
- Pasta non all’uovo
Da evitare invece:
- Paste ripiene
- Pasta all’uovo (soprattutto industriale)
- Pasta troppo raffinata o arricchita con grassi
- Cottura “al dente” eccessiva
Le modalità di cottura e i condimenti: come ridurre il rischio di irritazione
Un altro elemento fondamentale riguarda la cottura della pasta: è consigliabile una cottura ben fatta, che lasci la pasta morbida e facilmente digeribile. Masticare lentamente aiuta molto, poiché la digestione inizia proprio dalla bocca. Riguardo ai condimenti, la regola d’oro è la semplicità.
I condimenti più indicati sono:
- Olio extravergine di oliva a crudo, in piccole quantità
- Verdure cotte al vapore come zucchine, carote, finocchi, spinaci, bietole
- Erbe aromatiche delicate come il prezzemolo fresco
Da evitare invece:
- Sughi a base di pomodoro crudo o cotto (acido e irritante)
- Condimenti con aglio, cipolla, peperoncino, pepe e spezie aggressive
- Burro, panna, besciamella, grassi animali in generale
- Cibi inscatolati o salse industriali contenenti conservanti e additivi
In caso di gastrite, persino il classico sugo al pomodoro può essere responsabile di bruciori e fastidi per via dell’acidità: è consigliato evitarlo o limitarne fortemente il consumo. Meglio orientarsi su una pasta in bianco con olio evo oppure con piccole quantità di verdure dolci e ben cotte.
Quali altri alimenti accompagnare alla pasta per non sovraccaricare lo stomaco
Oltre alla scelta della pasta, è importante inserire nel pasto altri alimenti che aiutino a bilanciare il carico digestivo. Frutta ben matura come la banana e la mela sono ottime scelte per chi soffre di gastrite e possono essere assunte a fine pasto o a metà giornata. Per quanto riguarda le verdure, sono preferibili quelle poco fibrose e dolci, come i finocchi, le zucchine e le carote, che non solo sono facilmente digeribili, ma spesso svolgono anche un’azione lenitiva sulla mucosa gastrica.
Evita invece vegetali come cavoli, cipolle e broccoli che possono produrre gas e sensazione di gonfiore, risultando irritanti per lo stomaco infiammato.
Le proteine dovrebbero provenire preferibilmente da carni magre (pollo, tacchino, coniglio), pesce magro cotto al forno o al vapore e formaggi freschi (ricotta, fiocchi di latte, mozzarella fresca), evitando salumi, carni grasse e formaggi stagionati.
Pane e altri cereali sono ammessi, ma sempre scegliendo versioni integrate o ben cotte, senza mollica eccessiva così da facilitare ulteriormente la digestione. L’olio extravergine di oliva – sempre usato a crudo e in piccole dosi – resta il grasso d’elezione negli schemi alimentari per chi presenta problematiche gastriche.
Alimenti e abitudini da evitare per non peggiorare i sintomi
Un aspetto fondamentale per chi soffre di gastrite è adottare abitudini alimentari corrette oltre che scegliere gli alimenti più adatti. È indispensabile evitare:
- Pasti abbondanti e troppo ricchi
- Cibi grassi, fritti o elaborati
- Dolci con zuccheri raffinati o dolcificanti artificiali
- Caffè, tè, superalcolici, bevande gassate e succhi acidi
- Alimenti piccanti o troppo salati
- Cibi troppo freddi o troppo caldi
Una buona regola è distribuire le quantità giornaliere in diversi pasti piccoli ed evitare di andare a letto subito dopo mangiato. Mangiare lentamente, masticando bene ogni boccone, è particolarmente utile.
In definitiva, la scelta della pasta giusta per chi soffre di gastrite si basa su una serie di accorgimenti che coinvolgono il tipo di prodotto, la cottura ottimale e la semplicità del condimento. Per ogni dubbio specifico e per adattare queste indicazioni alle esigenze personali, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico o a un nutrizionista specializzato nell’alimentazione per disturbi gastrointestinali.