Hai il ginocchio valgo? Ecco le soluzioni per correggerlo anche se non sei più giovane

Il ginocchio valgo è una condizione piuttosto comune e riconoscibile, caratterizzata da un allineamento anomalo delle ginocchia che tendono ad avvicinarsi tra loro mentre i piedi restano separati una volta che si sta in piedi. Questo difetto, spesso definito anche “ginocchio a X”, può avere conseguenze rilevanti sulla qualità della vita, soprattutto quando si manifesta in età adulta e colpisce chi non è più giovane ma vuole comunque mantenere una buona mobilità e indipendenza funzionale.

Cosa comporta il ginocchio valgo

Oltre all’aspetto estetico, il ginocchio valgo può essere responsabile di sintomi quali dolore localizzato intorno all’articolazione, specialmente dopo una camminata prolungata o attività fisiche che richiedono sostegno e mobilizzazione delle gambe. In presenza di una deviazione significativa, si possono riscontrare difficoltà nella deambulazione, fino ad arrivare a una camminata alterata e a fatica nel percorrere anche brevi distanze. In questi casi, il sovraccarico viene spesso trasferito anche su cosce e caviglie, con rischio di infiammazione, perdita della stabilità e della mobilità articolare, sovraccarico del compartimento esterno del ginocchio, assottigliamento meniscale e progressione verso forme di artrosi più o meno avanzate.

In adulti e anziani, il ginocchio valgo può peggiorare a causa di una progressiva degenerazione delle strutture articolari e della perdita di massa muscolare, aumentando il rischio di cadute e peggiorando l’autonomia personale. In alcune situazioni, la riduzione del movimento determina anche un indebolimento ulteriore dei muscoli, alimentando un circolo vizioso tra dolore, minore attività e peggioramento della postura.

Rimedi conservativi: esercizi, fisioterapia e dispositivi correttivi

Anche se la crescita ossea nell’adulto è ormai completata, nella maggior parte dei casi il ginocchio valgo può essere gestito con successo attraverso metodi conservativi e non invasivi, soprattutto quando il disturbo è di media entità e non di origine strutturale grave. Non è mai troppo tardi per intervenire e prendersi cura della propria funzionalità: il percorso deve sempre essere personalizzato e programmato da uno specialista ortopedico o fisiatra che possa valutare, tramite esame obiettivo e test biomeccanici, la situazione individuale.

  • Il punto di partenza è quasi sempre un programma di esercizi specifici mirato a rafforzare muscoli stabilizzatori come i quadricipiti, i muscoli adduttori e abduttori della coscia, nonché i muscoli glutei. Questi esercizi includono stretching per migliorare la flessibilità, rilascio miofasciale e potenziamento muscolare mirato.
  • Esercizi di equilibrio e controllo posturale sono fondamentali per insegnare al corpo a gestire meglio il carico e a compensare la deviazione, riducendo il rischio di cadute e infortuni.
  • La ginnastica posturale, la pancafit e altre tecniche di rieducazione posturale guidate sono strumenti particolarmente utili per ripristinare l’armonia corporea e alleviare dolore e rigidità muscolare.
  • Fisioterapia personalizzata: un ciclo calendarizzato di terapie manuali, mobilizzazioni articolari e, in presenza di dolore importante, interventi con dispositivi come la tecarterapia, la pressoterapia e le onde d’urto può accelerare il recupero funzionale, stimolare la circolazione e la rigenerazione dei tessuti.
  • Nei casi moderati e in presenza di sovraccarico articolare, possono essere suggeriti plantari ortopedici o scarpe su misura che aiutino a distribuire meglio il peso corporeo e a contenere la deviazione. Il ricorso a infiltrazioni articolari (acido ialuronico) o a terapie antinfiammatorie può essere valutato caso per caso dal medico curante.

Se il sovrappeso è presente, è sempre raccomandato intervenire con correzioni alimentari e strategie per la riduzione ponderale: l’eccessivo carico sulle articolazioni è uno dei più importanti fattori di aggravamento del ginocchio valgo e della progressione verso l’artrosi.

Quando rivolgersi al chirurgo ortopedico

La soluzione chirurgica viene presa in considerazione solo in caso di malformazione importante, grave deformità strutturale o presenza di dolore refrattario ai trattamenti conservativi. L’intervento più comune in questi casi è l’osteotomia correttiva che modifica l’asse meccanico dell’arto inferiore per riportarlo verso una posizione più fisiologica; nei casi ancora più gravi, quando è presente una degenerazione articolare avanzata, si può ricorrere all’impianto di protesi di ginocchio. Naturalmente, la scelta di una soluzione chirurgica tiene conto di molti fattori quali età, funzionalità globale, aspettative, comorbidità e situazione strutturale dell’arto inferiore.

Tuttavia, bisogna sottolineare che molti adulti e anziani possono convivere serenamente con un ginocchio valgo lieve o moderato semplicemente adottando corretti stili di vita, un piano di esercizi personalizzato e controlli regolari. L’obiettivo non è solo la correzione estetica, ma soprattutto il mantenimento della funzione articolare, la riduzione del dolore e la prevenzione di complicanze secondarie.

Stile di vita e prevenzione

Chi soffre di ginocchio valgo – anche in età avanzata – può tutelare la propria salute articolare adottando alcune strategie concrete:

  • Mantenere un peso corporeo ottimale per ridurre il carico sulle ginocchia.
  • Seguire un programma di attività fisica regolare compatibile con le proprie condizioni (camminata, nuoto, bicicletta e ginnastica dolce sono tutti sport raccomandati per la salute articolare).
  • Prestare attenzione alla postura quotidiana sia da seduti che in piedi, evitando posizioni scorrette che possono accentuare la deviazione.
  • Rivolgersi periodicamente a uno specialista per il monitoraggio delle condizioni articolari e per una valutazione fisioterapica personalizzata.

Integrare stile di vita sano, movimento personalizzato e attenzione medica rappresenta la migliore strategia per prevenire l’aggravamento del problema e vivere una vita attiva e soddisfacente, anche in presenza di un certo grado di deviazione. Nei casi in cui il dolore sia severo o la qualità della vita risulti marcatamente compromessa, l’ortopedico potrà valutare insieme al paziente il percorso più adeguato per raggiungere i migliori risultati possibili.

La consapevolezza e la conoscenza dei meccanismi alla base di questa condizione, così come delle sue possibili evoluzioni nello spettro dell’artrosi, aiutano pazienti e professionisti a scegliere le opzioni terapeutiche più sicure ed efficaci. Ogni percorso deve essere altamente personalizzato: l’ascolto dei sintomi, una diagnosi accurata e l’approccio multidisciplinare sono le chiavi per correggere e convivere con il ginocchio valgo, anche quando non si è più giovani.

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